La capacità di concentrarsi varia da persona a persona secondo predisposizione naturale ed educazione ricevuta negli anni della formazione del sistema cognitivo. In ogni caso, e qualunque sia il proprio livello di partenza, è possibile aumentare la concentrazione servendosi di tecniche e disciplina.
Un mito da sfatare in partenza è che sia più semplice concentrarsi su un’attività o una materia specifica della quale siamo attratti e ci piace, piuttosto che concentrarsi nello studio o in qualche attività che piace meno. In realtà la capacità di concentrarsi prescinde dagli interessi personali e questo mito nasce dal fatto che quando ci occupiamo di una cosa che ci piace, anche i momenti di distrazione sono piacevoli e non li percepiamo come tali.
In realtà però il risultato finale se messo sotto analisi, evidenzierebbe la sproporzione tra tempo dedicato e qualità del risultato.
Basta osservare i bambini piccoli quando disegnano, in quel momento sono totalmente presi da ciò che stanno facendo e gli piace, ma è sufficiente che nel loro campo visivo entri l’immagine di un giocattolo che improvvisamente ne sono attratti, lasciano quindi il disegno e si adoperano con lo stesso entusiasmo ad armeggiare con il nuovo giocattolo sino all’arrivo di un’altra distrazione che li impegni con immutata gioia. In nessun caso si sentono distratti, ma in nessun caso hanno portato a temine un compito specifico.
Purtroppo questa attitudine non muore con il bambino, ma rimane nell’adulto che nel tempo matura il frutto della distrazione, l’antagonista della concentrazione.
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Come aumentare la concentrazione
Il primo passo è ceratamene quello di prendere coscienza del proprio grado di distrazione. C’è bisogno di uno sforzo di analisi del nostro comportamento per individuare tutte quelle abitudini limitanti dal punto di vista della concentrazione.
Uno delle fonti di maggiore distrazione di questa epoca moderna è lo smartphone.
Lo smartphone è un finestra sul mondo sempre aperta e per quanto noi possiamo essere propensi a non fare il primo passo, ci sarà sempre qualcuno che ci inviterà a farlo con un messaggio, l’invito a vedere un video interessate, un notifica di uno dei tanti social che ci avvisa di una qualche attività, ed ecco che ci distraiamo nel bel mezzo della comprensione di un concetto importante o mentre svolgiamo un qualche lavoro.
Questa intermittenza tra concentrazione e distrazione porta a un dispendio di energie tali da rendere lo studio o il lavoro, in relazione a un tempo stabilito, faticoso e poco proficuo e ben presto subentrerà la frustrazione di non vedere i risultati nonostante tutta quella (apparente) applicazione.
Quindi, per capire come aumentare la concentrazione dobbiamo analizzare il fenomeno della distrazione.
Allenare il muscolo della concentrazione
La buona notizia è che la concentrazione può essere allenata proprio come se si trattasse di un muscolo. Se non abbiamo mai praticato alcuna attività sportiva in palestra, dovremo incominciare con dei pesi adatti alla nostra condizione fisica e con disciplina e metodo, arriveremo a poter sollevare, mattiamo, il doppio del peso iniziale.
Per raggiungere questo risultato ci siamo serviti di un programma di allenamento, di un obiettivo finale e della buona volontà di eseguire gli esercizi nel modo corretto e con cadenza stabilita. Tutte queste cose sono validissime anche per allenare la concentrazione.
Quindi alla domanda iniziale, come aumentare la concentrazione, rispondiamo: per aumentare la concentrazione serve un metodo, un obiettivo e la buona volontà di osservare una disciplina.
Noi vi proponiamo un metodo che prende in considerazione tutte questi aspetti per aiutarvi a capire come aumentare la concentrazione e quindi superare i limiti personali.
Come aumentare la concentrazione con la tecnica dei 25 minuti
Questa tecnica consiste nel alternare in maniera disciplinata 25 muniti di assoluta concentrazione a 5 muniti di premio. Vediamo quindi come aumentare la concentrazione con la tecnica dei 25 minuti: bisogna lavorare con un timer perché la tecnica sia efficace e rispettare al secondo il tempo stabilito.
Questo tempo inizialmente potrebbe essere anche inferiore, ma noi consigliamo di fare uno sforzo di volontà sino dal principio, l’autostima ne trarrà giovamento. Quindi, a prescindere da quale sia l’oggetto della nostra concentrazione, facciamo partire il conto alla rovescia e concentriamoci su quello che stiamo facendo senza rispondere a nessuno stimolo esterno che non sia il lavoro che dobbiamo svolgere, sia questo la pagina di libro che stiamo studiando o qualunque altra attività che prescinde dalla concertazione.
Quando il tempo sarà finito, verrete avvisati dall’allarme del timer, quindi interrompete lo stato di concentrazione e dedicatevi per 5 minuti cronometrati ad un attività ricreativa, qualunque essa sia. Finito questo tempo, rientrate senza esitazioni nello stato di concentrazione per altri 25 minuti.
Questa tecnica consente di sfruttare al massimo un tempo stabilito durante il quale il vostro stato di concentrazione sarà totale e questo perché inconsciamente sapete che alla fine sarete premiati con 5 minuti di relax.
Questo primo aspetto lavora sulla volontà obbligandovi alla disciplina. Quello che succederà dopo alcuni cicli di alternanza tra focus e relax controllati e che alla fine dei 25 minuti incomincerete ad essere disturbati dal quel limite divenuto esso stesso fonte di distrazione e si avrà la tendenza a non prendersi più la pausa.
Quindi state sviluppando la vostra capacità di concentrarvi, ossia riuscite a stare in uno stato di concentrazione per un tempo maggiore e con maggiore qualità rispetto ai primi cicli dove si manifestava impazienza.
Avete dunque raggiunto il primo obiettivo ed è bene fissarsene subito un’altro aumentando i tempo che intercorre tra una pausa premio e l’altra. In breve tempo la vostra capacità di concentrazione aumenterà in maniera esponenziale.